lunedì 28 aprile 2014

NHS si', NHS no...

L'episodio che e' accaduto qualche giorno fa mi ha fatto riflettere sul mio stato di salute... Non posso proprio lamentarmi... Sana come un pesce per oltre 12 mesi (e qui, da brava italiana, tocco ferro per scaramanzia). Ed ecco come lo so...
Una mattina della scorsa settimana mi sveglio e mi rendo conto di avere un linfonodo ingrossato, accompagnato da mal di collo e orecchio.
Chiamo l'ambulatorio del mio dottore per fissure un appuntamento. La segretaria mi dice che in base alle informazioni sul suo computer, non risulto piu' registrata. Mi chiede: Hai sempre vissuto in Inghilterra nell'ultimo anno? Le rispondo: Si'. Insiste: Mi risulta che negli ultimi dodici mesi tu non abbia avuto nessun appuntamento con il tuo dottore. Sei stata all'estero? Le dico: No, non sono stata all'estero, sono semplicemente "stata bene".
La segretaria aggiunge che se una persona non si reca dal dottore per oltre 12 mesi, la prassi stabilisce che sia cancellata dalla loro lista di pazienti.
Insomma, non c'e' storia che tenga... Se voglio un appuntamento, devo registrami come paziente un'altra volta.
Mi presento in ambulatorio e completo un questionario di tre pagine, mentre cerco di intrattenere i Barabini (Barabino 1 vuole spostare tutte le riviste presenti nella stanza e Barabino 2 e' intento ad infilare le dita nelle prese elettriche).
Consegno il questionario diligentemente completato alla segretaria e chiedo di prenotare un appuntamento. "Non e' possibile" mi dice. "Potrai farlo da domani, quando i tuoi dati saranno nel nostro computer". (Cerco di chiudere un occhio sul fatto che i miei dati siano nel loro computer da almeno 5 anni).
Il giorno successivo riesco finalmente a vedere un dottore. Considerando che Barabino 2 ha la febbre dalla notte precedente, chiedo al dottore di controllargli orecchie e gola.
Mi guarda stizzito e mi spiega che l'appuntamento era a mio nome e se voglio che il pupo sia visitato, dovro' fissarne un altro, in quanto ogni paziente ha un file diverso che viene aggiornato ad ogni visita. Lo guardo sconcertata. Certo che 'sta gente ha proprio paura di essere portata in tribunale.... Sempre terrorizzati da "what if? E se qualcosa succedesse?
Inutile contestare e chiedere di mostrare un po' di elasticita'/umanita'. Mi massaggio l'orecchio, nella speranza che il dolore scompaia e ringrazio. Prenoto l'appuntamento per Barabino nel tardo pomeriggio.
In linea di massima, penso che il sistema sanitario inglese (NHS) funzioni. Dalla mia esperienza personale, la mela marcia, se cosi' vogliamo chiamarla, e' proprio il GP (medico  di famiglia).
Innanzitutto e' impossibile prenotare un appuntamento, senza farsi venire un'ulcera. Alla mia "surgery", devo telefonare alle 8 di mattina. E' impossibile prendere la linea per almeno un'ora e quando uno ci riesce, tutti gli appuntamenti della giornata sono esauriti. Motivo? Le persone che vivono vicino (e che non lavorano, presumo) si recano direttamente in ambulatorio per fissare l'appuntamento, battendo sul tempo coloro che cercano di farlo per telefono).
Al paziente viene concesso un quarto d'ora di tempo e il mio consiglio e' quello di esagerare sempre con i sintomi (o il dottore si limitera' a prescrivervi Paracetamolo).
Una volta superato lo scoglio "GP", devo ammettere che le varie branche specialistiche funzionano bene. Non ho mai pagato nulla e ho sempre conosciuto dottori preparati e gentili. Certo... I tempi di attesa sono quello che sono, ma credo sia un problema esteso a molte nazioni europee.
Quindi... La morale di questa storia e'... Anche se avete una salute di ferro, ricordatevi di fare un salto dal dottore di tanto in tanto (giusto per evitare la "radiazione dall'albo pazienti" automatica).

sabato 26 aprile 2014

Gita fuori Londra... Idee per le prossime Bank holidays

Ecco una lista delle destinazioni facilmente raggiungibili da Londra. Visto che quelle piu' conosciute (Legoland, Thorpe park...) saranno sovrappopolate durante i prossimi giorni festivi, vale la pena provare qualcosa "off the beaten track".


  1. Paradise Wildlife Park in Broxbourne  www.pwpark.com
  2. The Mill Toy museum http://themilltoymuseum.com
  3. Coolings Nature trail http://www.coolings.co.uk/green-and-ple ... ture-trail
  4. www.bluebell-railway.com
  5. Bedgebury http://www.forestry.gov.uk/bedgebury
  6. Groombridge Place vicino Tunbridge Wells. Si possono trovare biglietti d'ingresso al 50% sul sito: www.littlebird.co.uk
  7. http://www.woburnsafari.co.uk







giovedì 24 aprile 2014

Mamme lavoratrici e sensi di colpa

Dopo qualche giorno di vacanza, oggi sono rientrata al lavoro. Avevo gia' iniziato ad essere di malumore qualche giorno fa. Io e i barabini ci eravamo abituati bene... Sveglia (prestissimo come al solito, ma non importa), colazione tutti insieme, zaino a spalla e via.... Verso una nuova avventura ogni giorno...
Pensavo di farla franca e uscire di casa senza che Barabino 2 mi vedesse. Un risveglio quindi fatto di bisbigli, sussurri, porte socchiuse dolcemente, tutto per lasciare dormire in pace il mio angioletto.
A missione ormai compiuta, salgo sul treno e chiamo mio marito per assicurarmi che tutto proceda per il meglio. Fiera delle mie capacita' organizzative (avevo programmato che Barabino 2 si dovesse svegliare 15 minuti prima dell'arrivo della baby-sitter, cosi' da facilitare l'uscita di scena del padre, pronto a lasciare casa alle 7 in punto), chiedo: Tutto bene?
Non riesco nemmeno a sentire la voce di mio marito, ma in base alle urla strazianti di Barabino 2 capisco che sara' una mattinata difficile per tutti. Il pupo mi ha visto dalla finestra e da quel momento e' stato un continuo "mamma mamma".
Chiedo di parlare con lui. Gli dico che tutto e' ok e che tornero' presto. Non capisce o forse non mi sta nemmeno a sentire. E' troppo arrabbiato. Questo sarebbe il momento giusto per utilizzare dei "super poteri". Vorrei estendere il mio braccio bionico, abbracciare forte Barabino 2 e trasportarlo nel vagone in cui sto viaggiando. Anzi, se potessi scegliere, vorrei semplicemente schioccare le dita e farlo apparire nel sedile accanto al mio.
Giusto per peggiorare il mio stato d'animo, la baby-sitter e' in ritardo e il "passaggio di consegne" tra lei e il marito avverra' in meno di 5 minuti. Considerando che e' da parecchio che non la vede, Barabino 2 impazzira'.
Mi sento come se qualcuno mi avesse colpito allo stomaco. Forse Barabino 2 ha scoperto i suoi super poteri e mi ha sferrato un pugno col suo braccio bionico... No... Troppo drastico... Pero' credo di aver perso qualche punto oggi...

martedì 22 aprile 2014

Scuttlebug... Un'alternativa ai soliti tricicli...

Per rispondere al quesito ideologico di qualche giorno fa.... Non ho acquistato il Mini micro scooter, ma una bella un'imitazione in offerta a meta' prezzo.
Ovviamente, l'Equal opportunity policy di casa mia dice che se compro un giocattolo a Barabino 1, anche Barabino 2 dovra' avere qualcosa...
Essendo troppo piccolo per uno scooter, abbiamo potato per la Scuttlebug:

http://www.argos.co.uk/static/Product/partNumber/3677179.htm

Le recensioni erano ottime, tranne un piccolo particolare: alcuni genitori sostengono che non sia adatto a bambini oltre i 18 mesi, in quanto non e' possibile modificarne l'altezza.
Barabino 2 e' piuttosto grande per la sua eta' e mi sembra che riesca ad utilizzarla senza problemi. Addirittura Barabino 1 riesce a farlo... Quindi, non ho riscontrato questo problema... Spero di utilizzarla fino a quando sara' il momento per Barabino 2 di sfrecciare su un vero e proprio scooter.
Questa e' la mia segnalazione di oggi... Ho pensato di citarlo nel blog in quanto oggi al parco un paio di genitori mi hanno chiesto informazioni a riguardo... Insomma... Non ho il micro scooter, ma compenso con la Scuttlebug...

lunedì 21 aprile 2014

Pillole di saggezza dei barabini

Quanto divertenti possono essere i bambini? Con le loro scoperte e soluzioni innovative a portata di mano...
Grazie barabini per portare raggi di sole in giornate cupe...

Ecco le frasi di ieri che mi hanno fatto ridere:

Sto parlando a Barabino 2, il quale si volta dall'altra parte e se ne va. Barabino 1: Maybe he is not interested...

Barabino 2, Can you say "snail"? E lui: Ni hao (un genio... parla pure Cinese)

Barabino 1 dice a suo fratello: If you do it one more time, I will get cross, ok?

Barabino 2 al museo, indicando un cavallo: cow!

Barabino 1 sulla toilet, faticando a fare la popo': Non ho mangiato abbastanza fibre...

Barabino 1 riuscendo finalmente a fare la popo': Did I eat an Actimel or a kiwi?

Barabino 2 cercando di spingere suo fratello verso il corridoio: Dai, dai, dai! (con tono molto alterato)

Barabino 1: I can make our car like a "Smart". Io: How? Barabino 1: I can put a screwdriver in the door and make it small.

Barabino 1: I love you and I like you mamma.

sabato 19 aprile 2014

Grazie Londra per l'half-term!

Un mega grazie (anzi THANK YOU) a Londra, per essere cosi' piena di opportunita', luoghi di apprendimento e crescita, soprattutto per i piu' piccini.
La mia famigliola ha passato le ultime due settimane tra musei, children's centres e biblioteche, partecipando ad una vasta gamma di attivita' per bambini... (ci siamo avventurati in sessioni di musica, danza, sport, storia di Londra e abbiamo addirittura volato su un tappeto magico alla National Gallery, dove un aitante giovanotto ci ha svelato i segreti di un famoso quadro di Michelangelo)... Tutto alla modica cifra di.....
Zero... Nulla.... Gratis!...In Italia ce lo sogniamo...
Parlando con un'organizzatrice di eventi per bambini del Museum of London, ho scoperto come possiamo fare in modo che rimangano gratuiti.
Mi e' stato spiegato che tutte queste attivita' sono finanziate (ovviamente) dal Governo, a cui devono dimostrare di ricevere un feedback positivo da parte dei partecipanti.
Alla fine di ogni sessione, ai genitori viene richiesto di compilare un questionario, in cui devono esprimere la loro opinione. Si tratta di 5 minuti del nostro tempo, che potrebbero veramente essere fondamentali per le sorti delle attivita' descritte sopra (soprattutto se teniamo in considerazione i tagli decisi dal Governo negli ultimi mesi).
Ovviamente se il riscontro e' positivo, hanno piu' possibilita' di offrire attivita' gratuite.
Se proprio volete "esagerare", l'organizzatrice mi ha detto che sono sempre speranzosi di ricevere email o lettere (prove tangibili del loro buon operato). Allora forza... penna e calamaio... o tastiera e schermo.... Via con 2 righe di elogio per le attivita' a cui avete partecipato con i vostri pargoli!


venerdì 18 aprile 2014

Scooter e status symbol

Ho ancora un vivo ricordo della mia prima "pedalata" senza rotelle. Ero a casa dei miei nonni e una vicina di casa (poco piu' grande di me) si era offerta di insegnarmi la difficile arte della pedalata in equilibrio. Penso che nemmeno il primo tragitto in auto in veste di guidatore neo patentato possa dare la stessa euforia.
Sfortunatamente, i miei figli non assaporeranno questa sensazione nei prossimi anni.
Qui la bicicletta non e' cosi' ricercata tra i bambini. Prediligono lo "scooter" (NB. Per scooter si intende il monopattino).
Non conosco bambino sopra i 3 anni che non ne possieda uno. Il motivo e' ovvio: lo spazio (soprattutto quello che gli appartamenti di una metropoli come Londra possono offrire).
Sul mercato e' possibile acquistare scooter di qualsiasi colore e modello. Ce ne sono perfino di pieghevoli, facili da infilare ovunque... E qui sorge il dubbio...
Ad ogni decennio corrisponde uno status symbol, giusto? Siamo passati dal Moncler, alle Timberland, all'auto, al telefonino... per poi ritornare ancora al Moncler (da quanto vedo, osservando i turisti italiani in vacanza a Londra).
Sara' perche' agli inglesi della moda interessa relativamente poco... Qui il monopattino dei figli puo' fare la differenza.
Al top della lista c'e' ovviamente il famoso Micro scooter (che si aggira intorno alle 60 sterline). Disponibile nei colori classici e nelle "special edition" a prezzi piu' elevati. Nelle zone come Kensington e Chelsea tutti i bambini in eta' pre-scolare hanno il Micro scooter d'ordinanza, con caschi di protezione coordinati.
Come citato prima, esistono innumerevoli modelli di monopattini sul mercato, ma oserei dire che a Londra ce ne sono solo 2 tipi: i famosi Micro scooter e i  NON micro scooter. Questi ultimi vanno ad amalgamarsi insieme sotto una grande categoria generica, che appartiene a coloro i quali non hanno voluto o potuto spendere 60 sterline per un monopattino.
Cosa faro' io? L'anno scorso me la sono cavata, perche' ho acquistano l'unico scooter adatto a bambini sotto i 3 anni, ma ora e' arrivato anche per me il momento di decidere. Mi faro' sopraffare dal bisogno di conformarsi ai dettami della moda del momento o scegliero' un monopattino piu' economico (rischiando cosi' che i barabini vengano sorpassati ogni volta da coetanei in possesso del Micro scooter... che ammettiamolo... e' sicuramente di qualita'piu' elevata)?


giovedì 17 aprile 2014

Bambini sputatori, buone maniere e altre storie

Ieri abbiamo passato una bella giornata al parco. Stavo aiutando barabino 1 ad arrampicarsi su una struttura del playground, quando mi sono resa conto che un bambino di circa 6/7 anni stava per sputargli sulla testa.
Ho urlato (forse in maniera eccessiva): Don't spit on him. Don't you dare. Il bambino si e' ammutolito, ma non contenta, ho continuato: You are not a baby, are you? Where's your mummy?.
Dopo un po', la mamma e' arrivata davvero per accertarsi che il suo pargolo fosse ok. La raggiungo e le dico che il bambino stava per sputare sulla testa di mio figlio. Mi guarda come se nulla fosse uscito dalla mia bocca. Pareva scocciata dal fatto che si fosse dovuta alzare dalla sedia. Dopo qualche secondo aggiungo: L'ho sgridato, perche' penso che sputare non sia carino (a questo punto suonano le fanfare immaginarie nella mia testa e l'omino del cervello che mi fa le congratulazioni per aver scoperto l'acqua calda... Sputare non va bene... La notizia del secolo).
La mamma del bambino "sputatore" mi guarda annoiata e dice "OK". Ma come? Nemmeno un sorry? Che caspita, pero'....
Quando ero incinta di barabino 1, ho sempre pensato che, in quanto madre, avrei dovuto insegnarli ad accettare i bisogni e i diritti degli altri. Il messaggio non fa una piega. Con l'arrivo di barabino 2, il mio atteggiamento e' cambiato.
In realta', lavorando con bambini da tanti anni, mi sono resa conto di alcuni punti che non sono tenuti in considerazione:
- ogni bambino e' unico e l'approccio parentale deve adattarsi alle sue caratteritiche specifiche (cio' significa calibrare il nostro intervento in maniera diversa anche tra fratelli);
- molti genitori mettono molta importanza sulle buone maniere, sul fatto che i figli "non gli facciano fare brutte figure". Personalmente, ho imparato col tempo che non me ne importa molto. Sono contenta se mio figlio saluta e dice grazie, se si dimentica... It is not the end of the world... Avra' tempo per conformarsi alle regole sociali;
-in un gruppo di 10 bambini, ce ne sono in media 3/4 che rubano giochi, non rispettano turni e manifestano forme di aggressivita' nei confronti degli altri. E il resto della ciurma?... Sta a guardare!
Sia per la loro indole placida o per il lavaggio psicologico dei genitori (fai il bravo, fai il bravo), pensano di non avere il diritto di far sentire le proprie ragioni.
Questo e' un punto che difendo con entusiasmo. Insegniamo ai nostril figli ad essere assertivi.
Forse e' per quello che ho reagito con "passione" nei riguardi del bimbo sputatore. Io e mio marito siamo i modelli di riferimento. Devono capire che dobbiamo porre dei limiti alle "intrusioni altrui", nella stessa maniera in cui dobbiamo evitare di essere "intrusivi" nei confronti del prossimo.
Mesi fa ero al parco con un'amica e c'era una massa di bambini, intent ad impossessarsi dello stesso gioco (se non sbaglio un'automobile). Io e la mia amica osservavamo la scena da qualche metro di distanza. Quando ho visto la testa di mio figlio comparire dietro il volante, avrei voluto piangere dalla felicita'. conosco la sua natura e so che se e' arrivato alla postazione di comando, non e' sicuramente perche' ha mollato un pugno agli altri bimbi. La mia amica mi dice: mio figlio non ha proprio il carattere. Tocchiamo ferro e speriamo che continui cosi'. Continui cosa? A lasciare che gli altri abbiamo la meglio? In realta', cara amica, abbiamo fatto una playdate a casa e il tuo pupo ha rubato piu' volte dei giochi dalle mani di barabino 2. Per fortuna!


Proof That Dogs Are the BEST Babysitters

Ho trovato questo video online... Siete alla ricerca di childcare??? Fateci un pensierino!


https://www.youtube.com/watch?v=-Bi05kGbxQw

mercoledì 16 aprile 2014

Educare i bambini all'assertivita'

Ho trovato questo articolo scritto da Salvatore Sasso e mi e' piaciuto molto...

Educare i bambini a gestire le proprie relazioni interpersonali significa aiutarli a riflettere sul loro comportamento e sulle conseguenze delle modalità di interazione che ciascuno mette in atto.

      Fra gli stili comunicativi aggressivo, passivo e assertivo, quello più efficace è il terzo, perché offre la possibilità di affermare la propria posizione ed idea, difendendola senza aggressività e rispettando al contempo la posizione altrui, che può risultare anche diversa (Genta, 2002). Infatti se non  siamo soddisfatti di come le persone si relazionano con noi, se non ci sentiamo capiti, se non ci sentiamo rispettati, il modo di reagire, quando le nostre esigenze non vengono rispettate, varia a seconda del nostro carattere. Possiamo stare in silenzio senza esprimere la rabbia, rassegnarci,  pensare che forse siamo noi a non andare bene, oppure reagire con aggressività, accusando il fautore della nostra infelicità. Tutto ciò causa disagio, insoddisfazione, impariamo che è inutile chiedere, fare richieste diventa faticoso, oppure che, per ottenere quel che vogliamo, dobbiamo essere aggressivi. La soluzione ai nostri problemi è molto più semplice, e può essere riassunta in un'unica parola: assertività

   Infatti, possiamo insegnare e imparare ad essere assertivi, esercitando  alcuni diritti, quali  il rispetto di se stessi, delle proprie esigenze, sentimenti e convinzioni. Tali diritti sono necessari per costruire sentimenti e pensieri positivi come l'autostima e la fiducia. Riconoscerli e rispettarli su di sé significa anche riconoscerli e rispettarli negli altri. Innanzitutto, essere assertivi è imparare a dire no alle richieste altrui senza sentirsi in colpa (Giusti, 1992).

Poi abbiamo il diritto:

·         di fare qualsiasi cosa, purché non danneggi nessun altro;

·         di mantenere la propria dignità agendo in modo assertivo, anche se ciò urta qualcun altro, a condizione che il movente sia assertivo e non aggressivo;

·         di fare richieste ad un’altra persona, dal momento che riconosco all’altro l’identico diritto di rifiutare;

·         di ridiscutere il problema con la persona interessata, e di giungere a un chiarimento;

·         ad attuare i propri diritti ed al rispetto altrui dei propri diritti;

·         di avere idee, opinioni, punti di vista personali e non necessariamente coincidenti con quelli degli altri;

·         a che le proprie idee, opinioni e punti di vista siano quanto meno ascoltati e presi in considerazione (non necessariamente condivisi) dalle altre persone;

·         ad avere bisogni e necessità anche diverse da quelle delle altre persone;

·         a provare determinati stati d’animo ed a manifestarli in modo assertivo se si decide di farlo;

·         di commettere degli errori, in buona fede;

·         di chiedere aiuto.

Potenziare nei bambini i comportamenti riguardanti lo stile assertivo significa sostenerli a:

  essere ascoltatori attenti e ricettivi

  essere disponibili con gli altri

  avere un comportamento più partecipe e non reattivo

  affermare di voler essere trattati con rispetto

  mettersi nei panni degli altri, cercando di tenere conto dei loro sentimenti,

  dei loro desideri e dei loro pensieri.

sabato 12 aprile 2014

Partorire in UK

In previsione di avere presto un pargolo, una mia amica mi stava chiedendo come fosse partorire in UK. La fatidica domanda che molte mamme fanno e': meglio l'Inghilterra o l'Italia?
Quando ero incinta di barabino 1, ero un po' delusa dal limitato numero di esami e visite. Le mie amiche in Italia ogni mese si sottoponevano ad una sfilza di controlli. Con la seconda gravidanza, sapevo come sarebbero andate le cose e non ho avuto nessun timore.
In effetti, qui le cose sono un po' diverse. Dopo che il test di gravidanza conferma il bebe' in arrivo, e' consigliabile comunicarlo al GP (dottore di famiglia). Se la futura mamma non si e' ancora iscritta ad una surgery, e' possibile trovare l'ambulatorio piu' vicino a casa, visitando questo sito: http://www.nhs.uk/Service-Search/GP/LocationSearch.
Il GP vi aiutera' a scegliere un ospedale e intorno alla 10/12 settimana sarete visitate da una midwife (ostetrica) e sara' effettuata la prima ecografia. Dovrete anche fare le prime analisi del sangue.
La midwife (improbabile che vedrete sempre la stessa) vi seguira' con visite periodiche fino alla fine della gravidanza. La morfologica ha luogo intorno alla ventesima settimana. (Eccezione fatta per alcuni ospedali, non viene offerta la terza ecografia. La si puo' comunque richiedere privatamente).
Riflessioni sulla mia esperienza: 
- ci sono sicuramente meno controlli, ma questo secondo me aiuta a vivere la gravidanza come una fase nataurale nella vita di una donna e non come una malattia;
- il mio primo travaglio e' stato piuttosto lungo e credo che in Italia sarebbero ricorsi ad un cesario (cosa che non e' avvenuta qui);
- all'ospedale mi sono sentita veramente in buone mani, sia durante la mia permanenza nella struttura che nella fase post-parto;
- non esiste la figura del pediatra. ci sono le health-visitor e, nonostante siano professioniste, non potranno mai sostituirlo;
- consiglio di fare privatamente l'esame per lo Streptococco B (qui non e' di routine). Potete fare il tampone da sole. Ho trovato un laboratorio che spedisce il kit a casa e l'esito e' pronto dopo 3 giorni.

Quindi... per tirare le somme... La mia esperienza e' positiva e se avessi un altro figlio, partorirei qui. Ribadisco che ho avuto gravidanze "da manuale", senza grossi problemi. Non posso esprimere giudizi legati a situazioni diverse, in cui magari, dei controlli ulteriori potrebbero essere utili.

venerdì 11 aprile 2014

Un'idea per il weekend di Pasqua

Visto che mio marito avra' pochissimi giorni di ferie a Pasqua (praticamente uno solo), ho deciso di sfruttarlo al meglio. Grazie ad una veloce ricerca su internet ho trovato questo sito: www.eastereggtrail.com/
Invita i bambini a diventare "Eggsplorer" e partecipare ad una caccia alle uova di Pasqua.
Cardbury (la compagnia che ha il monopolio sui cioccolatini nel Regno Unito) e il National trust organizzano delle "Easter egg hunt" nelle principali dimore storiche dell'Inghilterra. I bambini riceveranno una mappa, un casco e un passaporto per facilitare la loro ricerca. Insomma, ci sara' la possibilita' di unire l'utile al dilettevole e fare qualcosa per tutta la famiglia.
Visitando il sito sopra citato, potrete inserire il vostro postcode e scoprire l'edificio piu' vicino a voi dove l'evento avra' luogo.
...E se sarete troppo stanchi per completare l'intero percorso... ricordate che alla fine ci saranno delle uova di cioccolato ad aspettarvi!

giovedì 10 aprile 2014

Half-term

Una piccola precisazione per chi non abita in Inghilterra:
Le vacanze scolastiche sono leggermente diverse dalle nostre. Invece dei canonici 3 mesi estivi, le scuole inglesi chiudono per brevi periodi ogni 5/6 settimane (i famosi half-term) e i bambini continuano ad andare a scuola quasi fine a fine Luglio.
Per i genitori lavoratori e' un problema non da poco. Prima di tutto devono prendere ferie in quel periodo per coprire gli half-term e devono anche tenere i pargoli occupati.
Deve ammettere che il governo inglese offre moltissime attivita' gratuite per bambini di tutte le eta'. Basta solo aver la voglia di viaggiare sui mezzi pubblici con la prole al seguito (io in questo sono un'esperta, ricordate?)
I musei, parchi, biblioteche si riempiono di famiglie.Gente che arriva in bicicletta o in scooter (monopattino). Pianti disperati, capricci, ma anche canti, danze e tanto divertimento.
Proprio ieri sono stata al Docklands museum per una sessione (gratuita) durante la quale i miei barabini hanno cantato, ballato e costruito un libro, che hanno mostrato orgogliosi al loro papa'. (Il papa' non era cosi' contento quando barabino 2 ha pensato bene di mangiucchiarsi una bottiglietta di pittura... Parte del contenuto e' andato a finire sull'accappatoio bianco del daddy, ma fortunatamente non in bocca al pupo).
Ho deciso di pranzare al sacco (odierei partecipare ad una sessione gratuita e dover pagare un occhio della testa per cibo). Ho fatto accomodare i bambini sono una panchina e.... E' durato 5 secondi. Hanno iniziato a rincorrersi e urlare. Nella panchina accanto a me, un papa' e un nonno guardavano perplessi, mentra la loro bambina mangiava composta un pomodoro pachino.
Pranzo a parte, i barabini si sono divertiti moltissimo. Abbiamo conosciuto una bambina graziosissima che si e' innamorata dei miei barabini. La mamma... graziosissima pure lei.(un'artista che mi ha dato delle dritte riguardo musei child-friendly che non conoscevo).
La signora che ha organizzato l'attivita' era di origine italiane. Quando le ho detto che sfortunatamente in Italia non ci sono servizi del genere, mi ha risposto che e' la lamentela di molte madri italiane che ha conosciuto.
Ho sempre pensato che gli inglesi mandassero i bambini a scuola troppo presto (gia' all'eta' di 4 anni iniziano ad imparare lettere e numeri). In realta', durante il mio recente viaggio in Italia ho avuto modo di palare con le mie amiche riguardo l'argomento e hanno sostenuto che durante l'ultimo anno di asilo i bambini non sono stimolati abbastanza e si annoiano parecchio. A tal proposito, NON DIMETICATE DI PARTECIPARE AL SONDAGGIO SULL'ARGOMENTO. Potete votare esprimendo una preferenza (in alto a destra).
Quanto sarebbe bello se il Governo italiano finanziasse attivita' per i bambini in eta' pre-scolare. Abbiamo tra le mani uno dei piu' bei paesi del mondo, forte di un patrimonio culturale e artistico immenso. Perche' non renderlo accessibile alle nuove generazioni?

Per le mamme e papa' a Londra... Ecco i musei che consiglio vivamente di visitare (qualsiasi suggerimento e' molto gradito):

http://www.museumoflondon.org.uk/docklands/

http://www.horniman.ac.uk/

http://www.ltmuseum.co.uk/

http://www.museumoflondon.org.uk

mercoledì 9 aprile 2014

L'arrivo di un bebe'

Un'amica ha partorito un paio di settimane fa e oggi, per la prima volta dalla nascita del bebe', ha risposto ad un mio SMS, dicendo che non ha un attimo libero.
Le avevo detto di godersi gli ultimo giorni prima del parto, perche' poi la sua vita sarebbe cambiata drasticamente. La mia ultima frase prima di congedarmi e' stata: se ti senti a terra, non farti dei problemi e chiamami a qualsiasi ora. La mia amica mi guarda perplessa e dice: "Ma tutte che mi dicono la stessa cosa, come se fosse una tragedia...In fondo la nascita di un bimbo e'una bella cosa..."
Vorrei sottolineare che l'arrivo di un bambino non e' una bella cosa, e' la cosa piu' meravigliosa che possa capitare ad un essere umano e ringrazio Dio per questo meraviglioso regalo. Tutte le parole di questo mondo non riusciranno mai ad esprimere le mille emozioni che provo quando guardo i miei barabini.
Se diamo quest'ultima frase per scontata, un bebe' e' un uragano che arriva e spazza via tutte le abitudini, certezze, interessi, hobby e tempo libero che un essere umano abbia avuto fino a quel momento (sia come individuo che come coppia).
Penso che le mamme e i papa' lettori del mio blog non possano che corcordare con me. Non importa quanto pronti pensiamo di essere... NON SI E' MAI PREPARATI ABBASTANZA PER LA NASCITA DI UN FIGLIO. Quegli esserini lunghi si' e no un soldo di cacio ci stravolgono la vita.
Ricordo quando ho portato a casa barabino 1 per la prima volta. Avevo passato 6 giorni in ospedale, dormendo in media 2 ore per notte. L'unica cosa che volevo era farmi una doccia e infilarmi un pigiama pulito. Ed invece no...Il pupo non ne voleva sapere di dormire. Voleva solo mangiare, mangiare e mangiare (abbiamo speso le prime 5/6 settimane a raffinare le nostre tecniche di allattamento... io come mamma-per-la-prima-volta-che-pensa-di-essere-un-fallimento-perche'-il-bimbo-non-aumenta-abbastanza e lui come bebe'-che-non-ha-voglia-di-succhiare). L'impossibilita' di fare una doccia, mi ha costretto a fare i conti con la verita': da quel giorno la mia vita non sarebbe stata piu' la stessa (per fortuna!)
Gli ormoni giocano anche un ruolo fondamentale. Potevo tranquillamente passare da momenti di disperazione e rabbia a risate a crepapelle, senza nemmeno rendermene conto. Se poi aggiungiamo che io e mio marito eravamo impossibilitati a lasciare il bebe' con un'altra persona (causa nonni e amici in Italia)... Abbiamo la ricetta per un divorzo!.
Ho scritto queste righe, non per demoralizzare le future mamme, ma per confermare che e' ok sentirsi fuori fase. Succede a tutte. C'e' chi lo ammette e chi vuol far credere di essere una super woman. Portare in questo mondo un altro essere umano, aiutarlo a diventare una persona a tutti gli effetti (aggiungerei, possibilmente una brava persona) e' uno sforzo disumano. E' una sfida enorme, ma e' anche il compimento del nostro essere su questa terra. Le notti insonni, le preoccupazioni, lo stress.... It is all worth it!!!

martedì 8 aprile 2014

La mia bis nonna

Il post di ieri mi ha fatto ripensare alla mia bis nonna. Per me era semplicemente "la bis".
Una donna d'acciaio. Ha affrontato una gravidanza "illecita" negli anni '30, quando l'essere stati concepiti al di fuori del vincolo matrimoniale era perfino segnalato sui documenti d'identita' (i famosi figli di nessuno).
Sembra il copione di un film ed invece e' la cruda realta'. Ha un fidanzato. Scopre di aspettare una bambina (quella che diventera' poi mia nonna) e viene abbandonata. L'ex fidanzato vive a pochi metri da casa sua, ma ignora sia lei che la bambina (la quale verra' battezzata a mezzanotte in gran segreto, in quanto figlia del peccato).
Un giorno mia nonna sta giocando in piazza, quando un signore la approccia e le dice: "Vedi quell'uomo che sta camminando? E' tuo padre". E cosi' scopre che cio' che le era stato detto fino a quel momento dai parenti ("Sei figlia di Fu, nata in galera e morto in prigione..) non e' assolutamente vero.
Lei continua a giocare in piazza e il padre continua ad ignorarla. Persino le suore dell'asilo che frequentava le negano il cibo in quanto figlia di ragazza madre.
Il padre si sposa e ha una bambina, la quale diventera' la responsabile del cotonificio per cui lavorera' anche mia nonna... la prima in ufficio e la seconda a marcire in fabbrica.
Ritornando alla mia bis nonna... Ne ha passate tante, ma senza mai dare a nessuno la soddisfazione di mostrarsi turbata dal susseguersi degli eventi.
Fu la prima persona a venire in ospedale quando mia madre mi diede alla luce. Per l'occasione si mise addirittura "il vestito della festa".
Ricordo ancora quando il dottore veniva a farle visita (negli ultimi anni era su una sedia a rotelle). Ogni volta, lo mandava a..... (censura), perche' diceva che era interessato solo ai 10 mila lire di mancia e non gli importava del suo stato di salute (assolutamente vero by the way). Quando le fu vietato di insultarlo, insegno' al suo merlo indiano la stessa parolaccia. (Praticamente il dottore si sentiva dire la stessa cosa, ma da un pennuto, invece che da un'anziana nonnina.. A voi decidere cosa sia peggio).
Durante un giorno caldo, un venditore ambulante entra nel cortile di mia nonna ed inizia a parlarmi in inglese. Mi dice "Who is she?" (indicando la mia bis nonna). Mentra stavo ancora cercando di formulare la risposta nella mia mente, mi guarda e mi dice in dialetto "Digli che sono la tua nonna". Questa cosa mi fa sorridere ancora ora... Come avra' fatto a capire...
La ricordo sul letto di morte, ormai in stato comatoso. Quando mia nonna le sussurro' che ero venuta a salutarla, apre gli occhi e mi guarda... per l'ultima volta. L'ho sempre interpretato come il suo immane sforzo per darmi l'ultimo saluto.
Cosa posso dire? Ho passato tanto tempo con i miei nonni e sono stati fantastici. Mi hanno regalato dei ricordi preziosi, che nessuno potra' mai portarmi via.

lunedì 7 aprile 2014

Viaggio in Italia

Sono rientrata ieri dall'Italia. La solita toccata e fuga... Un viaggio breve ma intenso.
Questa mattina sono stata piuttosto occupata dai barabini, i quali stanno cercando di smaltire i postumi della "sbornia di volti nuovi" che li ha inebriati durante la permanenza in Italia.
Ora stanno dormendo e improvvisamente il mio appartamento sembra cosi' silenzioso. Aspetto che qualcuno bussi alla porta o mi telefoni per un saluto veloce. Non avverra'... Lo so...
Sara' il cielo terso di pioggia, ma mi sento piu' straniera del solito.
Devo ammettere che il viaggio in Italia e' stato migliore delle mie aspettative. Ho visto solo le persone a cui tengo ed e' bello stare in mezzo a gente che ti conosce da una vita.
Ho rivisto la mia nonna e i miei piccoli hanno passato un po' di tempo con lei. Io avevo un rapporto speciale con la mia bis nonna. Era quella che mi dava la "mancia" di nascosto ogni domenica o che sorseggiava il vino rosso direttamente dalla bottiglia e mi diceva di mantenere il segreto.
E' stato bello sedersi alla stessa tavola a cui mi sono seduta quasi ogni giorno da bambina e osservare i miei figli sentirsi completamente a loro agio.
I barabini hanno anche avuto l'occasione di giocare con i figli della mia piu' cara amica, con la quale condivido la maggior parte dei miei ricordi d'infanzia. Mi piacerebbe pensare che anche i miei pargoli riusciranno a far tesoro di questi momenti e magari, un domani si ritroveranno tutti insieme a ricordare i bei tempi che furono, proprio come io ho fatto con la mia amica.

martedì 1 aprile 2014

W l'Italia

Sara' perche' il 25 aprile e' vicino.... Oggi mi sento patriottica....
Lasciamo che De Gregori faccia il resto....

Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste