giovedì 22 ottobre 2015

Lite in ascensore e punti di vista

Per capire il senso della vicenda che sto per raccontare, si rende necessaria una puntualizzazione:
la visione italiana dell'infanzia e' diametralmente opposta a quella inglese. 
Uno degli aspetti che piu' mi sta a cuore e' la maniera in cui approcciamo i bambini altrui. In Italia, e' normale e generalmente accettato, che adulti (estranei o meno) possano avere atteggiamenti affettuosi nei confronti dei bambini. Esempio: l'anno scorso in una pizzeria italiana una signora (mai vista prima) si e' messa ad abbracciare Barabino 1 e 2. Ancora ricordo lo sguardo di terrore sui loro volti. Essendo cresciuti all'estero, non erano preparati a tanto affetto da parte di un estraneo. 
In Inghilterra, non sarebbe mai successo. La regola generale e' che i bambini altrui non si toccano. Addirittura quando cadono, nessuno li raccoglie. Tutt'al piu', ci si limita ad informare i genitori della caduta (proprio per non infrangere questa regola). Un po' estremo? Forse si', ma io penso che sia piu' corretto nei confronti dei bambini. Vi permettereste mai di prendere in braccio, spupacchiare di baci un adulto che non conoscete? Come vi sentireste se succedesse a voi? State camminando per strada e qualcuno vi abbraccia? Strano, vero? E' la stessa sensazione che hanno i nostri piccoli ogni volta che qualcuno decide di avere qualche contatto fisico non richiesto.
Ed ora posso raccontarvi la storia:
Lo scorso weekend siamo stati al Science museum. Entriamo nell'ascensore (colmo di gente). Barabino 2 (detto anche "Il Braccio piu' veloce del West) inizia a premere qualche pulsante. io non me ne rendo conto, ma vedo, con la coda dell'occhio, una signora che appoggiando la mano sulla sua fronte, lo spinge all'indietro, spiegandogli (a mio avviso, in malo modo) che certe cose non si fanno.
Le faccio notare, diplomaticamente, che i bambini degli altri non si toccano e che non mi era piaciuto il modo in cui aveva parlato a mio figlio. 
Tutta piena di se', mi sta per spiegare cosa avrebbe fatto con sua figlia. La interrompo, ribadendo che "non me ne puo' importare di meno. Sono affari suoi. Mio figlio non si tocca. Se stava facendo qualcosa di pericoloso, avrebbe dovuto comunicarmelo e, ovviamente, avrei preso provvedimenti". Mi scaldo, inizio ad alzare la voce. Arriva un membro del personale. Interviene mio marito. La signora mi dice che anche mio figlio "l'ha toccata". "Per spostare la tua mano dalla sua fronte", ribatto io.
Insomma... Vi risparmio i dettagli... Le porte dell'ascensore si sono aperte e la giornata e' stata semi-rovinata. Ma sapete che vi dico? Mi sarei sentita peggio, se non avessi detto nulla.

- Regola numero 1: i bambini degli altri non si toccano, a meno che siano in pericolo o stiano facendo male a qualcuno;
- regola numero 2: non insegniamo il mestiere di genitore a nessuno;
- regola numero 3: mai disciplinare i bambini degli altri. Se si stanno comportando in maniera non corretta, informiamo il genitore. Se non e' un imbecille, prendera' le dovute precauzioni.

giovedì 8 ottobre 2015

Stratford e dintorni

Se dico "Stratford" cosa vi viene in mente?.... Lo shopping centre "Westfields"? Il villaggio olimpico?
Ovviamente avete ragione, ma la scorsa settimana abbiamo scoperto "una chicca" per i piccini.
Si tratta del "Discovery centre", un centro per bambini che mira a stimolare la loro creativita' e capacita' immaginativa.
Il centro comprende anche un giardino esterno, in cui i vostri pargoli potranno inventare storie fantastiche, grazie alle tante risorse disponibili, come ad esempio: un taxi di legno, una barca dei pirati e un'astronave.
Discovery centre offre anche delle "story-telling sessions", durante le quali degli attori leggeranno libri per bambini.
Se volete saperne di piu', ecco il loro sito web: http://www.discover.org.uk/thingstodo
Un consiglio: cercate di scegliere una giornata di sole, cosi' da poter usufruire del giardino (lo spazio interno non e' enorme).