Educare i bambini a gestire le proprie relazioni
interpersonali significa aiutarli a riflettere sul loro comportamento e sulle
conseguenze delle modalità di interazione che ciascuno mette in atto.
Fra
gli stili comunicativi aggressivo, passivo e assertivo, quello più efficace è
il terzo, perché offre la possibilità di affermare la propria posizione ed
idea, difendendola senza aggressività e rispettando al contempo la posizione altrui,
che può risultare anche diversa (Genta, 2002). Infatti se non
siamo soddisfatti di come le persone si relazionano con noi, se non ci
sentiamo capiti, se non ci sentiamo rispettati, il modo di reagire, quando le
nostre esigenze non vengono rispettate, varia a seconda del nostro carattere.
Possiamo stare in silenzio senza esprimere la rabbia, rassegnarci, pensare che forse siamo noi a non andare bene,
oppure reagire con aggressività, accusando il fautore della nostra infelicità.
Tutto ciò causa disagio, insoddisfazione, impariamo che è inutile chiedere,
fare richieste diventa faticoso, oppure che, per ottenere quel che vogliamo,
dobbiamo essere aggressivi. La soluzione ai nostri problemi è molto più
semplice, e può essere riassunta in un'unica parola: assertività
Infatti, possiamo insegnare e imparare ad
essere assertivi, esercitando alcuni
diritti, quali il rispetto di se stessi,
delle proprie esigenze, sentimenti e convinzioni. Tali diritti sono necessari
per costruire sentimenti e pensieri positivi come l'autostima e la fiducia.
Riconoscerli e rispettarli su di sé significa anche riconoscerli e rispettarli
negli altri. Innanzitutto, essere assertivi è imparare a dire no alle richieste
altrui senza sentirsi in colpa (Giusti, 1992).
Poi abbiamo il diritto:
·
di fare qualsiasi cosa, purché non danneggi nessun altro;
·
di mantenere la propria dignità agendo in modo
assertivo, anche se ciò urta qualcun altro, a condizione che il movente sia
assertivo e non aggressivo;
·
di fare richieste ad un’altra persona, dal momento
che riconosco all’altro l’identico diritto di rifiutare;
·
di ridiscutere il problema con la persona
interessata, e di giungere a un chiarimento;
·
ad attuare i propri diritti ed al rispetto altrui
dei propri diritti;
·
di avere idee, opinioni, punti di vista personali e
non necessariamente coincidenti con quelli degli altri;
·
a che le proprie idee, opinioni e punti di vista
siano quanto meno ascoltati e presi in considerazione (non necessariamente condivisi)
dalle altre persone;
·
ad avere bisogni e necessità anche diverse da quelle
delle altre persone;
·
a provare determinati stati d’animo ed a
manifestarli in modo assertivo se si decide di farlo;
·
di commettere degli errori, in buona fede;
·
di chiedere aiuto.
Potenziare nei bambini i comportamenti riguardanti lo
stile assertivo significa sostenerli a:
essere
ascoltatori attenti e ricettivi
essere
disponibili con gli altri
avere un
comportamento più partecipe e non reattivo
affermare di
voler essere trattati con rispetto
mettersi nei
panni degli altri, cercando di tenere conto dei loro sentimenti,
dei loro
desideri e dei loro pensieri.
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