In passato ho avuto la possibilita' di collaborare con una persona che ho sempre ammirato per la sua vasta conoscenza in materia di educazione. Ora che questa persona ha deciso di aprire un asilo tutto suo, non posso far altro che augurarle buona fortuna, rammaricandomi del fatto che sia troppo lontano per iscrivere i miei bambini.
Se abitate a Barnet, vale la pena andare all'Open day di Alphablocks nursery, che si terra' sabato 21 maggio dalle 10 alle 3.
Il sito e': https://alpha-blocks.com/
Una precisazione: non ho ricevuto nessun compenso per questo post. L'ho scritto, semplicemente pensando che non conosco persona piu' preparata per gestire una nursery della proprietaria.
Sono arrivata a Londra piu' di 10 anni fa e mi ritrovo ora a barcamenarmi tra lavoro, marito, 3 figli e le altre cose della vita. Per evitare che la mia esistenza mi passi davanti troppo in fretta, ho deciso di "ingabbiare" i miei pensieri in un blog. Pensieri (e deliri) che spazziano dal mio ruolo di madre, donna, ma anche di italiana emigrata che, nonostante veda i difetti della madre patria, continua a chiamarla "casa".
mercoledì 27 aprile 2016
lunedì 25 aprile 2016
25 aprile
Qui e' un giorno come un altro (premessa scontata, ma d'obbligo, visto che ogni anno qualcuno mi chiede se sia festa anche in Inghilterra). Gli inglesi non hanno pensato di inserire nel loro calendario la festa della liberazione italiana... Maleducati!
Sarebbe interessante vedere la mitica Elisabeth con la mano sul cuore, mentre canticchia l'inno di Mameli.
Scherzi a parte, devo ammettere che, durante la mia lunga permanenza in questo paese, l'occasione in cui mi sono sentita piu' patriotica e' stata la finale dei Mondiali del 2006.
E' un dato di fatto: noi italiani tendiamo a snobbarci a vicenda all'estero. Lo ammetto e faccio mea culpa. Sento qualcuno parlare la mia lingua madre? Me ne sto alla larga e taccio. Se abitate in un paese straniero, lo avrete notato.
Sono bastati un paio di rigori contro la Francia per farci sentire piu' uniti. Ricordo ancora la marea di connazionali: abbracci a sconosciuti a cui gia' volevamo bene, per il semplice fatto che indossassero una maglietta tricolore; sguardi d'intesa, con la consapevolezza che la "sofferenza inflitta dall'Impero", fosse arrivata al termine (manco ci avessero portato con la forza oltre la Manica).
Italia... Patria di poeti, santi, navigatori e calciatori!
E vai con Gianna e Edo...
PS. Se vi ricordate questa canzone, avete il diritto di sentirvi vecchi...
Forse non sarà una canzone
a cambiare le regole del gioco
ma voglio viverla cosi quest'avventura
senza frontiere e con il cuore in gola
E il mondo in una giostra di colori
e il vento accarezza le bandiere
arriva un brivido e ti trascina via
e sciogli in un abbraccio la follia
notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
a cambiare le regole del gioco
ma voglio viverla cosi quest'avventura
senza frontiere e con il cuore in gola
E il mondo in una giostra di colori
e il vento accarezza le bandiere
arriva un brivido e ti trascina via
e sciogli in un abbraccio la follia
notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più
Quel sogno che comincia da bambino
e che ti porta sempre più lontano
non è una favola - e dagli spogliatoi
escono i ragazza e siamo noi
notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più
notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più
un'avventura
un'avventura in più
un'avventura goal !
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più
Quel sogno che comincia da bambino
e che ti porta sempre più lontano
non è una favola - e dagli spogliatoi
escono i ragazza e siamo noi
notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più
notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più
un'avventura
un'avventura in più
un'avventura goal !
lunedì 18 aprile 2016
Quando invecchiero'...
Quando invecchiero' sara' bello pensare che i miei figli si prenderanno cura di me....
Io: Quando saro' vecchia e non riusciro' piu' a camminare, a cucinare, a fare la spesa, vi prenderete cura di me?
Barabino 1: Non e' un problema, puoi comprare uno di quei "mobility thingy" (mobility scooter, credo) and you will be fine.
Posso dormire sonni tranquilli pensando al mio futuro...
Io: Quando saro' vecchia e non riusciro' piu' a camminare, a cucinare, a fare la spesa, vi prenderete cura di me?
Barabino 1: Non e' un problema, puoi comprare uno di quei "mobility thingy" (mobility scooter, credo) and you will be fine.
Posso dormire sonni tranquilli pensando al mio futuro...
venerdì 15 aprile 2016
Riflessioni....
Stralci di un racconto scritto mesi fa. Non ho vinto il concorso a cui ho partecipato, ma e' stato sicuramente terapeutico "buttar fuori" qualche pensiero.
Che sapore ha il dolore? Non mi riferisco al dolore
fisico, ma a quello dell’anima. Ho letto da qualche parte che si puo’ morire di
crepacuore. Il cervello manda segnali negativi al cuore che, lentamente,
deteriora, fino a non essere in grado di svolgere nessuna funziona vitale. Chi
ha provato il vuoto lasciato dalla perdita di una persona cara, puo’ facilmente
comprenderlo.
A volte il dolore e’ talmente forte che si riesce a
percepire come entita’ a se stante. Si materializza
come un cappio intorno al collo che, diventando sempre piu’ stretto, ci
impedisce di ragionare. Sembra attorcigliare i nostri organi interni in una
morsa d’acciaio, annebbiando la vista e il nostro cervello.
E’ un pugno sferrato all’altezza dello stomaco,
diretto ed inaspettato, talmente potente da causare nausea e conati di vomito.
Non possiamo far altro che accasciarci a terra, aspettando un altro colpo,
perche’, anche se non conosciamo come e quando, sappiamo che la mano invisibile
che l’ha sferrato, non mostrera’ alcuna pieta’: continuera’ a colpirci, fino a
quando ci avra’ annientato.
E’ un muro di gomma in una stanza piena d’acqua, sul
quale cerchiamo inutilmente di aggrapparci, sapendo che in pochi secondi non
riusciremo piu’ a respirare.
E’ un rapace incattivito, che spunta dal nulla e si
diverte sadicamente a disegnare solchi di lacrime e sangue sul nostro viso.
E’ una corsa nel buio pesto. Pur non avendo una meta
predefinita, corriamo a perdifiato, poiche’ fermarci ci fa troppa paura. Continuamo
a cadere. Barcolliamo, siamo feriti. Percepiamo una presenza sinistra alle
nostre spalle. Sentiamo il calore del suo fiato sul collo. Nonostante sappiamo
che non potremmo mai avere la meglio, l’idea di voltarci e affrontarla, ci
terrorizza.
Il dolore che sto provando puo’ tramutarsi in diversi
stati d’animo: SOLITUDINE, RIMPIANTI, RABBIA, SENSI DI COLPA, NOSTALGIA,
ANGOSCIA. Sentimenti che a volte diventano cosi’ insistenti, da riuscire a far
affluire tutto il sangue e le energie rimaste verso il cervello. La mia testa,
colma di emozioni contrastanti, e’ sul punto di impazzire, mentre il resto del
corpo rimane inerme: insignificante e incapace di provare qualsiasi sensazione,
quasi volesse bilanciare il delirio che sta avvenendo nella mia mente.
Siamo esseri mortali, con deliri di onnipotenza.
Crediamo che per ogni problema, ci sia una soluzione. Davanti a qualsiasi
ostacolo o imprevisto, cerco di attivarmi, per permettere a me stessa di avere
un certo margine di scelta. Mi da’ sicurezza. Mi sento padrona del mio destino.
La morte e’ tutt’altra cosa. Non c’e’ scelta. Non c’e’
possibilita’ di dirigerla o modificarla in nessuna maniera. E’ un mostro
imbizzarrito che sfugge alla mia comprensione e
controllo. Vorrei agguantarlo per il collo e rimandarlo a calci da dove
e’ venuto, ma e’ come una voraggine, che non fa altro che lasciare distruzione.
Ci
sono persone che non devono parlare molto, per indirizzarci nella direzione
giusta. Sanno essere presenti, senza mai cercare di prendere le
redini della vita altrui. Su questo principio voglio improntare il rapporto con i
miei figli: esserci come guida, laddove sia richiesta, ma mai imposta.
Insegnero’ loro che non bisogna prendersi troppo sul
serio e che non c’e’ nulla di male nell’ intraprendere un viaggio diverso da
quello degli altri. La felicita’ non e’ comformarsi alla massa che ci sta
intorno. A volte, il suo raggiungimento comporta dei sacrifici, di cui potremmo
pentirci in futuro, ma amare incondizionatamente, vuole dire anche questo.
Solo cosi’, tramandando gli insegnamenti che ho
ricevuto ai miei bambini, vedro’ il suo riflesso nei loro occhi curiosi.
L’impatto che abbiamo sulla vita delle persone che
amiamo, sopravvivera’ alla malattia, alla lontananza e alle incomprensioni. Ci
sono persone che, pur non essendo fisicamente presenti, lasciano un’impronta
duratura nella nostra nostra anima, nel bene e nel male.
Io mi auguro che i miei figli in eta’ adulta, siano
orgogliosi degli uomini che saranno diventati e che percepiscano parte di me in
loro, perche’ solo cosi’ sapro’ che la mia vita ha avuto un senso.
martedì 5 aprile 2016
Adventure farm vicino a Londra
Mi scuso per il lungo silenzio imposto da cause di forza maggiore (assenza di Internet nella casa nuova. Thank you Virgin for that)
Volevo segnalare questa fattoria/parco divertimenti nelle vicinanze di Guildford (50 minuti da Londra).
Si chiama Bocketts farm ed e' uno dei parchi per bambini migliori in cui mi sia recata negli ultimi anni.
Oltre alla fattoria (in questo periodo potrete tenere in braccio agnellini nati da pochi giorni), i bambini potranno bruciare energia in un adventure playgroud all'aperto, un soft-play interno, oppure potranno partecipare ad una gara con i go-kart o cavalcare un pony.
I barabini si sono divertiti un mondo durante la corsa dei maialini (anche se erano un po' delusi, perche' il loro preferito (Kevin Bacon) e' stato sconfitto da Peppa Pig.
Se ne volete sapere di piu' ecco il sito a cui fare riferimento:
www.bockettsfarm.co.uk
Volevo segnalare questa fattoria/parco divertimenti nelle vicinanze di Guildford (50 minuti da Londra).
Si chiama Bocketts farm ed e' uno dei parchi per bambini migliori in cui mi sia recata negli ultimi anni.
Oltre alla fattoria (in questo periodo potrete tenere in braccio agnellini nati da pochi giorni), i bambini potranno bruciare energia in un adventure playgroud all'aperto, un soft-play interno, oppure potranno partecipare ad una gara con i go-kart o cavalcare un pony.
I barabini si sono divertiti un mondo durante la corsa dei maialini (anche se erano un po' delusi, perche' il loro preferito (Kevin Bacon) e' stato sconfitto da Peppa Pig.
Se ne volete sapere di piu' ecco il sito a cui fare riferimento:
www.bockettsfarm.co.uk
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