martedì 27 maggio 2014

Guardie di sicurezza. Ci sono o ci fanno?


Qualche giorno fa mi sono recata in una Tesco in centro a Londra. La breve visita ha fatto raffiorare dei ricordi poco felici. (In realta'... Ora non mi tange minimamente, ma all'epoca mi rovino' la giornata).
Ero intenta a scegliere una torta di compleanno per la mia nonna, quando un tipo della sicurezza mi agguanta lo zaino e me lo toglie dalle spalle.
Rimango sbigottita, mi prende in contropiede. "Credi che abbia rubato qualcosa"? Nemmeno a farlo apposta, lo zaino era praticamente vuoto. Estrae una bottiglia d'acqua da mezzo litro e la sbandiera in aria come fosse l'arma del delitto. La scruta e sussurra "Ok, it is warm, so you didn't take it from here" e la riposiziona nella mia borsa. Piena di rabbia, gli dico che mi sta facendo passare per una ladra, quando in realta' non ho fatto niente (a questo punto tutti gli occhi sono puntati sulla sottoscritta). Aggiungo che un po' di potere gli e' andato alla testa. Alzo i tacchi e me ne vado.
Esco dal negozio e chiamo il marito per un po' di sostegno morale. Cribbio.. Era, dopo tutto, il mio primo giorno di lavoro dopo la maternita'... Non mi aspettavo fanfare di benvenuto, ma nemmeno il sosia di Vito Catozzo ad accusarmi di furto (la famosa guarda giurata interpretata da Faletti ai tempi del Drive in).
Ci penso un attimo e rientro alla Tesco. "Hai controllato le tue telecamere?" chiedo sarcasticamente alla guarda in questione. Non mi degna di uno sguardo e pensa di congedarmi con un semplice cenno di capo. Aggiungo: "Voglio immediatamente le tue scuse o vado direttamente dal tuo capo". Ora l'ho preso io in castagna. Scatta dalla sedia e mi segue come un cucciolo che ha perso la strada di casa. "You don't understand".. dice lui. E SENTITE QUESTA PALLA FENOMENALE: "Ho controllato la tua borsa, perche' spesso i nostri clienti subiscono dei furti all'interno del negozio e volevo assicurarmi che non ti avessero rubato nulla dallo zaino". Ribatto "How would you know if something was missing from my bag? It doesn't even make any sense!". Lui tace. Intorno a noi ci sono dei ragazzini che mi stanno osservando come fossi qualche sorta di super eroe.
A questo punto so di averlo in pugno. Sta pensando che il suo lavoro e' nelle mie mani e il suo gesto da "bullo" potrebbe costargli caro.
Gli dico: "Voglio le tue scuse, perche' se vado dal tuo manager, perdi il lavoro. Lo sai che e' contro la legge frugare nelle borse degli altri senza chiedere il permesso? Potrei denunciarti. Ti avranno fatto qualche sorta di training o no? Lui acconsente. "Sono sicura che non e' cosi' che ti hanno detto di comportarti". Chiedimi scusa. "I am sorry Miss, I apologise". Mi sento come la maestrina che sta sgridando un ragazzino beccato a rubare caramelle. Non ne vale piu' la pena. Mi volto e me ne vado.
Una coppia (di senza tetto che vedo ogni mattina) mi chiede "Miss, are you ok? Don't let him ruin your day. He is a ****. He always stops us as well". THANK YOU GUYS! That will restore my faith in humanity!
La morale di questa storia e':
- nessuna guardia di sicurezza puo' arrogarsi il diritto di ispezionare la vostra borsa, tanto meno senza chiedere consenso;
- il supporto morale puo' venire da fonti inaspettate e quando cio' accade, aiuta a far risplendere il sereno!

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