lunedì 31 marzo 2014

Happy Mother's day... Un corno!

Oggi mi sento nervosa... Non posso nemmeno biasimare la sindrome premestruale, perche' non e' periodo... Sara' il cambio dell'ora...
Giustificazioni a parte... Mi sento una madre snaturata... E ci risiamo....
Barabino 1 e barabino 2 stavano giocando nel letto, quando il grande decide di infilare un dito nell'occhio al fratello. Lo avverto. Gli dico di smetterla. Lui decide invece di continuare. Altro dito nell'occhio.
La mia mano sembra avere una volonta' propria e gli molla una sberletta sulla nuca.
Senza nemmeno voltarsi nella mia direzione, barabino 1 si sdraia e si tocca la testa. Vedo lo stupore sul suo volto. Vorrei fare l'indifferente, ma sono arrabbiata. Lo rimprovero e prendo in braccio barabino 2 (che ancora si sta sfregando l'occhio).
Barabino 1 mi dice "Give me a squeeze" e gli rispondo di no. (Grande... considerando che il giorno prima ti ha regalato un poster che dice "Mums never run out of hugs and kisses").
Ritorno sui miei passi... E commetto una vigliaccata, di cui ancora mi vergogno. Lo prendo in braccio e gli dico:  "Prima non ti ho colpito di proposito, e' stato un incidente. Stavo muovendo la mano nell'aria ed ha colpito la tua testa".
Sembra crederci... L'ho scampata bella...
Credetemi, non e' stata nemmeno una sberla, ma uno "sfioramento forte", ma ha fatto sicuramente piu' male a me che a lui.
Ho addirittura avuto un sogno premonitore la notte precedente: gli davo uno schiaffo sul viso e me ne pentivo immediatamente, ma ormai il danno era stato fatto, con conseguenze catastrofiche sul nostro rapporto.
L'esito dell'espisodio di oggi non mi e' sembrato cosi' drammatico, ma mi rammarico parecchio di averlo fatto.
Sara' forse causato dai sensi di colpa che provo verso barabino 2... Mi sembra sempre di non prestargli abbastanza attenzione...
Ricordo una conversazione con una madre di 2 bambine, nate a 18 mesi l'una dall'altra. Io aspettavo il secondo figlio e le dico, toccandomi il pancione : "Ho tanta paura di non riuscire a dargli la stessa attenzione che ho dato al primo". Lei scoppia a ridere e risponde "Meno male! Per fortuna non sarai in grado di farlo. Ricorda che i primi figli sono i figli della paura, mentre i secondi sono quelli di nessuno".
All'epoca non riuscii a capire bene il significato di quella frase. Oggi, pur non condividendo la terminologia usata ("figli di nessuno" proprio non mi piace), concordo sul fatto che l'approccio usato con i primi figli e quelli successivi, sia totalmente diverso (per fortuna!).

domenica 30 marzo 2014

Happy Mother's day!!!!

Auguri a tutte le mamme (per lo meno qui in Inghilterra). Qui si festeggia un po' in anticipo rispetto all'Italia.
Un grazie immenso al maritino per aver reso questo giorno speciale (visto che l'anno scorso se l'era scordato, quest'anno aveva parecchia pressione sulle spalle... Prova superata col massimo dei voti by the way).
Barabino 1 ci sveglia prima delle 6 (visto il cambio dell'ora sono le 7... quindi non mi pesa cosi' tanto...).
Andiamo a fare colazione e aspettiamo il risveglio di barabino 2. Scruto le espressioni facciali di mio marito, il quale sembra imperturbabile. Si sara' dimenticato di nuovo? Questa volta non gli parlo per un mese...
Barabino 1 segue il papa' in corridoio e io tendo l'orecchio in cerca di indizi (nonostante non sia un'amante delle sorprese, odio quando le persone si dimenticano delle ricorrenze).
Sento barabino 1 che canta "Happy birthday to mamma". Ok... C'e' una torta e i pupi pensano che sia il mio compleanno.
"Mamma come here". "Arrivo" dico io, facendo finta di non aver capito. Vedo una torta di cioccolato con una candelina sopra (che barabino 2 sta provando a spegnere, anche se non e' stata accesa) e i miei fiori preferiti (le calle). Barabino 1 mi porge  orgoglioso un piccolo cartello di legno con la scritta "Mums never run out of hugs and kisses". In un attimo lo stress, la fatica, i cattivi pensieri e la manacanza di sonno spariscono dalla mia mente. Davanti a me ho la mia famiglia, la cosa piu' preziosa al mondo... E il resto non conta...
La giornata poteva essere rovinata dal fatto che il marito si fosse dimenticato di prenotare il ristorante (qui fanno addirittura menu' speciali per la festa della mamma). Una veloce ricerca online ci conferma che i ristoranti sono tutti pieni. Optiamo per un picnic.
Al parco e' la solita storia.... Barabino 2 che vuole lo scooter (monopattino) del fratello, il quale non ha la minima intenzione di condividerlo.
Barabino 2 che vuole uscire dal passeggino e appena e' libero, inizia a correre a destra e a sinistra, come una mina vagante.
Finalmente saliamo in macchina e crollano immediatamente.
Il marito mi concede la "candelina sulla torta": 30 minuti solo per me. Come posso utilizzarli al meglio? Jogging! Non lo faccio da molto tempo e ascoltare un po' di musica italiana sull'MP3 non puo' che rilassarmi. 25 minuti di corsa senza interruzioni.... Non male... Sono soddisfazioni (per una che ogni quadrimestre supplicava il proprio medico di scrivere un certificato di esonero da educazione fisica).
I barabini e il marito mi aspettano vicino a casa. Passo l'MP3 al marito e, non so ancora come, finiamo tutti a cantare a squarciagola le canzoni di Vasco Rossi. Arriva il vicino di casa (un musone che non saluta mai). Ci guarda perplesso. "E se ti facessi anche tu la tua dose quotidiana di Vasco? Magari sorrideresti di piu'!".

venerdì 28 marzo 2014

Mogli e buoi dei paesi tuoi... E le suocere???

Una donna con cui ho una relazione di natura strettamente professionale, oggi e' scoppiata a piangere davanti ai miei occhi. Per un attimo pensavo scherzasse, invece mi sono poi resa conto che era veramente colta dalla disperazione.
Non sapevo proprio cosa fare: abbracciarla e dirle che tutto si sarebbe sistemato o sgattaiolare via, facendo finta di nulla?
La seconda ipotesi non e' parte della mia natura e quindi ho optato per una piu' formale pacca sulla spalla.
La poveretta mi ha raccontato di come il suo matrimonio stia andando a rotoli, causa suocera invadente. Dopo qualche minuto mi chiede "Come fanno le donne a stare con uomini italiani"? Mi sento chiamata in causa, considerando che ne ho sposato uno... La invito a chiarire cosa voglia dire. Ancora tra le lacrime, dice che il suo compagno (ovviamente italiano) e' una persona debole e nonostante abbia 41 anni, lascia che la madre prenda le decisioni riguardanti la sua famiglia (da notare che la mamma in questione vive in Italia e il figlio a Londra).
Le ricordo appunto che c'e' comunque la Manica a separarli e che la situazione sarebbe peggiore se vivessero tutti nello stesso paese. "Ma lei e' sempre presente, mi sento come se fosse sempre nella stanza accanto", risponde lei. "Skipe?" chiedo. Lei annuisce.
E' vero... La tecnologia ha diminuito notevolmente le distanze... Ma chi ha deciso che andavano accorciate?? Non era piu' bello quando potevamo tenere contatti solo con persone di cui ci importava ed eravamo in grado di dare un taglio netto ad amicizie diventate insignificanti? Oggi, tra social networks e tecnologie varie, nemmeno l'emigrare in terra straniera ci rende immuni da famigliari impiccioni. Ammettiamolo... Facebook e compagnia bella hanno complicato le nostre vite. Anni fa potevamo declinare un invito ad una cena, inventandoci una bugia indolore; oggi dobbiamo stare attenti a cosa pubblichiamo online, se non vogliamo essere scoperti. Se poi siamo pure "taggati" su una foto a nostra insaputa... ci giochiamo la faccia e le amicizie.
Ritornando alla donna disperata...Le dico che non tutti gli uomini italiani sono cosi' (anche se potrei indicare almeno una decina di matrimoni finiti per le "invasioni barbariche" delle suocere) e che magari un domani le nostre nuore penseranno la stessa cosa di noi... Almeno l'ho fatta sorridere... Mi ringrazia e prima di chiudere la porta mi chiede "Sei mai stata con un francese? Le mie amiche mi hanno consigliato di prenderemi un francese, perche' trattano bene le donne, mentre gli inglesi bevono troppo. A questo punto non so piu' che dire, chiudo la porta e ritorno a lavorare.

martedì 25 marzo 2014

Tornare in Italia or not? Questo e' il problema...

Vivo all'estero da parecchio tempo e durante i primi anni siamo tornati spesso nel Bel Paese. Ancora ricordo l'emozione nel premere  il tasto "acquista ora" sul sito Ryanair. Io e mio marito facevamo il conto alla rovescia, aspettando il tanto atteso viaggio in Italia. Cio' significava: pianificare il menu' a cui la madre doveva attenersi, aprire il frigo e trovarlo pieno (tanto per cambiare) rivedere amici e parenti e fare un ingresso trionfale da "mercenari d'altri tempi in cerca di fortuna" nel paesello d'origine.
Devo ammettere che negli ultimi anni le cose sono cambiate leggermente. L'arrivo dei barabini ha significato una riduzione notevole dei nostri viaggi in Italia. Chiunque abbia viaggiato con bimbi piccoli, sa di cosa stia parlando. Quando la famiglia si compone di due persone adulte, basta avere i soldi per pagare il biglietto aereo ed il gioco e' fatto. Quando si ha la prole al seguito, la situazione si complica un pochino e bisogna chiedersi se ne valga veramente la pena. (soprattutto perche' ogni volta passiamo tutto il tempo in casa ad aspettare visite, molte delle quali faremo volentieri a meno).
La mia "assenza giustificata" per almeno 360 giorni all'anno mi ha portato a riflettere sul mio futuro. Ritornerei in Italia? Questa domanda avrebbe trovato una facile risposta fino ad alcuni anni fa. L'Italia rimaneva "la chiusura del cerchio", la meta finale del viaggio incominciato proprio con l'abbandono della madre patria.
Negli ultimi tempi le cose sono cambiate (o forse sono io ad essere cambiata).
Ci sono cose dell'Italia che adoro e altre che non sopporto (e la stessa cosa vale per l'Inghilterra). Quando arrivano i figli, la domanda cruciale e' "dove vorrei farli crescere?".

Cose che mi piacciono/mi mancano dell'Italia:
- ovviamente, la famiglia (quella stretta... del resto faccio volentieri a meno);
- l'approccio nei confronti dei bambini e dell'infanzia in generale (tranne qualche caso isolato, ai bambini e' concesso di rimanere tali e ci si aspetta caos, rumore, ma anche tanta allegria);
- il nostro buon cuore;
- il parlare la stessa lingua e condividere lo stesso umorismo;
- gli amici per la pelle e per la vita, quelli con cui si puo' sparare qualsiasi cosa passi per la testa senza essere giudicati;
- il pediatra (qui figura inesistente);
- il sole;
- la pizza (quella vera, non certe schifezze che qui fan passare per made in Italy).
- il tempo che la gente riesce comunque a dedicare agli altri.

Cose di cui farei volentieri a meno:
- la curiosita' della gente/i pettegolezzi (vengo da un paese minuscolo e i fatti altrui, inventati o meno, sono all'ordine del giorno);
- la limitatezza di vedute su argomenti con cui ci dovremmo confrontare prima o poi;
- la burocrazia e la poca efficienza dei servizi pubblici;
- il nepotismo e le raccomandazioni;
- il maschilismo latente all'interno della nostra societa';
- il conformismo;
- l'importanza data alla moda e all'apparenza;
- la carenza di servizi/spazi educativi per bambini in eta' pre-scolare (qui c'e' l'imbarazzo della scelta e molti sono gratuiti... Basti pensare che tutti i musei e biblioteche organizzano attivita' destinate ai piccini)

E' troppo tardi per stilare una lista di "pro e contro" dell'Inghilterra (e' chiara nella mia mente).
Allora... Per ricapitolare... Quale futuro vorrei per i miei barabini? Vorrei tanto che avessero lo spirito italiano, la stessa passione per la vita, solidarieta' e carita' cristiana che ci caratterizza, ma in un ambiente capace di offrire una moltitudine di possibilita', dove possano essere felici ed essere loro stessi, sviluppando le loro potenzialita' alla massima potenza (possibilmente fregandosene dei giudizi della gente). Chiedo troppo? E soprattutto: questo posto sara' abbastanza vicino da permettergli di passare a salutarmi regolarmente?

venerdì 21 marzo 2014

Lo ammetto... ne ho fatto uso...

Ebbene si'.... ho sempre criticato le madri che mettono al guinzaglio i loro figli (quelle bretelle che si mettono intorno alle spalle dei bambini, per evitare che corrano in giro). Qui a Londra sono utlizzate. In Italia non saprei.
Ero talmenete sconcertata dall'idea di vedere un pupo al guinzaglio, che non riuscivo nemmeno a guardare.. Dovevo togliere lo sguardo immediatamente...
Quando barabino 1 ha iniziato a camminare, io soffrivo di nausee e svenimenti causa seconda gravidanza in corso... In piu', aveva un senso dell'equilibrio veramente precario e temevo potesse cadere da un momento all'altro (vuoi anche per la massa di ormoni presenti nel mio corpo o per il mio DNA di madre italiana).
Ok... ho usato le famose redini per qualche mese (non chiamiamole guinzaglio) e quando vedo le foto di barabino 1 con quelle addosso, mi vorrei nascondere sotto le coperte dall'imbarazzo...
Siamo stati al parco di recente e ho visto un bimbo che saliva sullo scivolo, mentre la madre lo teneva saldamente al guinzaglio... Poverino... A meno che il bimbo non fosse in grado di correre alla velocita' di Bolt, non ne capisco il senso.
Non voglio insegnare a nessuno cosa fare con i proprio figli... ma per favore... ascoltate qualcuno che ha gia' commesso quell'errore e dovra' cancellarne le tracce dall'album delle fotografie (pena sciopero della parola da parte di un teenager rincouroso...)
Nota finale per barabino 1 e barabino 2: stavo scherzando...non traformatevi in ragazzini brufolosi e arrabbiati col mondo intero...  Va beh... toccheranno anche a me: le porte sbattutte in faccia, le cene col broncio e la nostalgia che viene ai genitori quando sanno che i loro figli stanno per diventare adulti... Non importa.. sarete sempre i miei gioielli piu' preziosi...che lo vogliate o no!)

giovedì 20 marzo 2014

Potrei essere in galera....

Commuting tipico per me e barabino 1... Lo faccio accomodare su un sedile libero e mi dice di sedermi in quello accanto. Vedo salire una coppia di mezza eta' molto distinta e rispondo "Non possiamo occupare 2 sedili, anche le altre persone vogliono sedersi". Lui tace (non sono sicura che acconsenta pure...)
Ad un certo punto, sento la signora bisbigliare qualcosa al marito e mi dice (in un accento che potrebbe far invidia alla regina da quanto sia snob): Penso che tuo figlio dovrebbe togliere i piedi dal sedile, perche' e' maleducazione.
Lo ammetto, mi prende alla sprovvista, ero proprio su un altro pianeta. Silenzio di tomba nel vagone del treno, tutti aspettano la mia reazione. Anni fa, me ne sarei stata in silenzio, ma ho il pupo con me e se voglio che lui cresca "assertivo", devo esserlo prima io. Le dico "Il bambino si e' svegliato alle 5 ed ha viaggiato per un'ora in metropolitana... Penso che non sia un grande problema. Il marito replica "E' contro la legge" (come se qualcuno fosse mai finito in prigione per aver sporcato i sedili del treno.. se mi sbaglio.. correggetemi please).
La signora continua "E' maleducazione". E io: quello che stai dicendo a me e' maleducato, quindi e' reciproco. Il bambino e' stanco, perche' si sveglia presto e sta per dormire. Colta in castagna, con le guance rosse di chi non si aspettava una reazione, mi dice che "il bambino non sembra come qualcuno che stia per dormire (come se dovesse deciderlo lei).
Sono ormai al centro dell'attenzione, ma non mi importa. Dico: Lo puoi chiedere ad un teenager, ma non ad un bimbo piccolo. Lei risponde: Lo sto dicendo alla mamma. e io: A me non interessa, perche' le insegno io le buone maniere a mio figlio.
Finalmente arriviamo alla mia fermata. Non voglio che sia lei ad avere l'ultima e dico nella maniera piu' plateale possibile: You should get a hobby! Ed esco dal vagone
. Barabino 1 capisce la mia frustazione (sfortunatamente vivo le mie emozioni sulla pelle) e mi dice "It doesn't matter, I will give you a hug" e nella mia testa torna il sereno...
E' vero, non avrebbe dovuto avere i piedi sul sedile, ma perche' le persone non capiscono quando si debba chiudere un occhio e lasciare che i bambini siano bambini? Penso che per quella coppia sia stata la prima esperienza in metropolitana e penseranno bene prima di usarla ancora... Il cappotto della signora e l'abito luccicante del marito potrebbero sporcarsi (causa ovviamente madri snaturate che non insegnano l'educazione ai propri figli).. Se solo sapessero cosa fa certa gente in metro (in 10 anni, ne ho viste delle belle... )

domenica 16 marzo 2014

Come quando fuori piove 2

In realta', nel post precedente mi sono persa nelle mie riflessioni... a volte i pensieri volano e le dita sulla tastiera sono piu' veloci...
Quello che volevo dire e' che... non piove, la temperatura e' mite, tutti sono al parco... ma noi dobbiamo rimanere in casa, perche' il marituzzo sta sistemando (con poco successo) una perdita d'acqua in bagno. Cosa mi invento da fare con i barabini?
L'arcobaleno di riso... Ecco la ricetta
Riso (di bassa qualita'.. tanto e' uguale...)
Food colouring
Aceto

Mettere il riso, un cucchiaio di aceto (regolarsi a seconda della quantita' di riso utilizzata) e colorante in un sacchetto. Chiudere e "shake shake skake" seguendo la musica che piace di piu' ai vostri bambini. Se sono gia' grandicelli e riconoscono le gradazioni di colore, potete modificare la quantita' di aceto e colorante per ottenere riso scuro o chiaro... Divertimento assicurato!

Come quando fuori piove...

Non ricordo da dove provenga questa frase "Come quando fuori piove"... Qualsiasi suggerimento e' gradito!
In realta' oggi non piove, anzi... Ci sono ben 16 gradi che, secondo i canoni londinesi, significa Estate piena (donne senza collant, bambini in maglietta a mezze maniche e papa' che indossano i tanto terribili sandali marroni). Mia madre mi chiedeva giusto l'altro giorno come mai le vetrine dei negozi esponessero vestiti per la stagione estiva, quando in realta' l'Inghilterra "gode" di 4/5 giorni afosi in un anno. La risposta a questo interessante quesito e' la seguente: se per noi il momento di indossare vestitini leggeri e bermuda e' scandito dall'arrivo della bella stagione (25 gradi e oltre per intenderci), per gli Inglesi vale lo stesso principio (nel senso che per loro bella stagione significa che c'e' il sole e ci sono almeo 12 gradi).
E' interessante osservare i bambini al parco. I figli di Italiani sono facilmente riconoscibili dal classico abbigliamento a "cipolla" che ci contraddistingue. Se il bambino inglese scorazza tranquillamente indossando un maglione leggero, l'Italiano sara' protetto dal famoso "colpo d'aria" da numerosi strati di indumenti.
E se la mamma inglese guarda impassibile il proprio figlio saltare nelle pozzanghere fangose, la mamma italiana lo proibira' categoricamente... Ma tanto a noi le mamme piacciono cosi'!!!

venerdì 14 marzo 2014

Sembra un secolo....

Noi saremo 
Paul Verlaine 

Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi 
che certo guarderanno male la nostra gioia, 

talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero? 
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta 

che la speranza addita, senza badare affatto 
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero? 

Nell'amore isolati come in un bosco nero, 
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza, 

saranno due usignoli che cantan nella sera. 
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile, 

non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene 
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio. 

Uniti dal più forte, dal più caro legame, 
e inoltre ricoperti di una dura corazza, 
sorrideremo a tutti senza paura alcuna. 

Noi ci preoccuperemo di quello che il destino 
per noi ha stabilito, cammineremo insieme 
la mano nella mano, con l'anima infantile 
di quelli che si amano in modo puro, vero? 


Quanto tempo e' passato da quando abbiamo scelto questa poesia come simbolo del nostro amore? Buon San Valentino in ritardo!

mercoledì 12 marzo 2014

Oggi I am not in the mood...

Ho questo strano alone di tristezza intorno a me e non riesco a trovarne il motivo. C'e' qualcosa che mi impedisce di assaporare la bellezza della vita, con le sue contraddizioni, aspettative mancate, imprevisti e colpi di coda... ma cio' nonostante... sempre bella e meravigliosa.
Abbiamo ricevuto delle brutte notizie dall'Italia e nonostante stia cercando di mantenere le distanze da quello che e' successo, non riesco a coprire il ruolo di testimone passivo degli eventi. La verita' e' che se permettessi a me stessa di riflettere sull'accaduto, scoprirei molti piu' legami di quelli che vorrei trovare... L'escatologia della morte.. sosteneva il mio docente di Pedagogia all'universita'... Avere sott'occhio la possibilita' della morte, a cui tutti siamo destinati, per assaporare la vita e apprezzarla come dono. Quindi un concetto di morte non inteso come avvoltoio sulla spalla pronto ad assaporare le nostre membra, ma come incentivo per far sfruttare i nostri talenti e far avverare i nostri sogni. La felicita' e' fragile e sfuggente... Godiamo appieno di ogni piccolo frammento di serenita' che la vita ci regala e non perdiamo mai di vista quello che conta veramente. Se i miei giorni su questa terra stessero per finire... Come vorrei impiegare il mio tempo? Arrabbiandomi per i mille crucci che ho per la testa o cercando di lasciare ricordi indimenticabili alle persone che amo? Rircodando loro quanto le adoro?
Questa volta hai vinto tu, malattia infingarda. Hai preso il sopravvento su tutto e tutti... la sua famiglia, gli affetti, l'istinto di sopravvivenza...
E tu.. anima fragile...che tu possa riposare in pace e scaraventare lontano tutti i pensieri che ti hanno impedito di essere felice. Che il Signore ti accolga tra le braccia e ti dia la serenita' che ti e' stata negata in questa vita.

venerdì 7 marzo 2014

Ode al barabino 2

Arrivo sul posto di lavoro tutta sudata (e gia' stanca morta) e chiamo il marito. Risponde barabino 2 che dice "mamma" nella maniera piu' dolce possibile... Si sente dal suo tono di voce, che ha il sorriso sulle labbra. Si e' appena svegliato e gli chiedo per telefono di indicarmi le varie parti del corpo che ha memorizzato nelle ultime settimane. (Il marito conferma che le riconosce tutte)...
Cosa non farebbe per farmi piacere. Ha la vivacita' negli occhi, espressione della sua eterna anima felice. Grazie barabino 2 per essere cosi' sereno, giocherellone, affettuoso... Ti sei dovuto adattare a tutti gli impegni dei tuoi genitori e del fratellone... Fin da piccolo ti abbiamo scaraventato ovunque e tu, invece di lamentarti, non hai fatto una piega. Mi vedi e ti illumini d'immenso... Cosa ho fatto per meritarmelo? Sono la tua mamma, e' ovvio che ti adoro! Ti adoro quando strofini la fronte contro le mie labbra, come un micetto che fa le fusa, perche' vuoi farti coccolare. Ti adoro quando di dimeni come un pazzo e aspetti che il resto della famiglia si unisca al tuo delirio. Ti adoro quando ti dico buona notte e ti togli il ciucio dalla bocca per mandarmi un bacio. Vorrei fermare il tempo e trattenere con me questi momenti. Sono motivi sufficienti per essere al mondo in questo giorno fatto di nuvole e pensieri. Ecco... guardo il cielo e non e' cosi' male.. dietro le nuvole intravedo un po' di sole... Se riesco piu' tardi li porto al parco... E sono serena...

giovedì 6 marzo 2014

I am a hero!

Il titolo di questo post non e' legato ad un Super io Freudiano altamente sviluppato, ma si ispira al discorso di Matthew Conaughey durante la notte degli Oscar. Ha detto che ci vuole qualcuno da ammirare, un eroe insomma. Per lui, questo ruolo e' coperto da se stesso in 10 anni. Presuntuoso? Forse... ma un po' di autostima non guasta...
Quello che e' successo a me, in realta', e' un po' diverso. Oggi ero sulla metropolitana e stavo spiegando a barabino 1 il funzionamento dell'allarme d'emergenza, quando qualcuno l'ha premuto veramente. Una ragazza nel mio stesso vagone ha sofferto di una crisi epilettica. Molte persone se la sono svignata velocemente (nel tentativo di cercare una via alternativa per raggiungere la loro destinazione). Devo ammettere che ero tentata anch'io, in quanto non volevo che il pupo assistesse a scene che non sarebbe stato capace di comprendere. Una signora ha poi chiesto se ci fosse qualcuno in grado di mettere la ragazza nella posizione d'emergenza. "I can do it" dico io, fresca del mio corso di Pronto Soccorso fatto lo scorso anno. Aiuto... non ricordo piu' nulla. In qualche maniera riesco a posizionarla sul pavimento del vagone, mentre il pupo mi guarda confuso. Arriva un dottore e la ragazza si risveglia.
Abbraccio barabino 1 e gli spiego che la ragazza non stava bene e l'ho aiutata a respirare meglio. Aggiungo (pensando di suscitare la massima ammirazione): Vedi, la tua mamma e' un super eroe che aiuta le persone in difficolta'. Risposta: quale treno prendiamo ora?. Va beh... Mi sa che sei tu l'eroe del giorno, visto che te ne sei stato buono in un angolo, con un'estranea che cercava di intrattenerti, mentre la mamma giocava a fare la crocerossina.

mercoledì 5 marzo 2014

Rush hour sulla tube.... it is a jungle out there

Nonostante mi lamenti del mio tragitto per arrivare al luogo di lavoro (per chi non lo sapesse.. sono un'ora e 10 minuti sui mezzi pubblici con pupo al seguito), mi ritengo fortunata, perche' uscendo di casa mentre la maggior parte dei lavoratori dorme ancora, riesco ad evitare la fatidica "rush hour" (quando meta' degli abitanti di Londra sono sui mezzi pubblici e si dimenticano qualsiasi regola della buona educazione (le loro famose good manners).
Oggi sono dovuta tornare a casa dopo solo un'ora sul posto di lavoro, perche' la mia mamma che e' qui a badare a barabino 2 per qualche giorno, non stava bene.
Io e barabino 1 aspettiamo il treno sulla piattaforma piena di gente. Il treno arriva, si aprono le porte e, ovviamente, tutti ci superano. Riesco ad infiltrarmi all'interno della carrozza e sento "Attenta al bimbo". Mi giro e vedo 2 ragazze italiane che cercano di arretrare di qualche centimetro per fare posto a barabino 1. Quasi mi commuovo... Com'e' che noi italiani riusciamo ad essere cosi' premorusi nei confronti dei bimbi (o forse sono gli altri popoli che non lo sono per nulla?). Mi faccio largo tra la folla di gente e mi posiziono appositamente di fronte ad un ragazzetto francese, intento a dialogare con la mamma. Lo guardo e guardo barabino 1. Il messaggio e' chiaro, soprattutto perche' il pupo mi chiede di venire in braccio. NIENTE... Il ragazzetto continua intento nella conversazione con la "maman". Cercando un po' di sostegno morale tricolore, dico alle ragazze di prima "Certo che potrebbe cedere il posto ad un bambino". E loro in coro "E' quello che stavamo pensando". Va beh...
Esco dal treno e mi fermo a prendere una bottiglia d'acqua. Barabino 1 supera tutti nella fila e sfiora la borsa di una signora di mezza eta' di fronte a me. Io richiamo Barabino 1 all'ordine e lui ubbidisce senza fare storie. La signora lo fulmina con lo sguardo e lo urta con la sua borsa (spero involontariamente). Sto per aprire la bocca e vomitarle addosso quello che penso, ma mi trattengo... Non so nemmeno io perche'. Mi staro' inglesizzando?

martedì 4 marzo 2014

se il buon giorno si vede dal mattino....

Sveglia alle 5.30am.... Tutto pronto... lunch box per me, per il barabino 1 e brodo di pollo per il barabino 2....
Il piu' grande si sveglia e butta giu' la casa a suon di urla disumane, perche' vuole che sia io a vestirlo e non il papa'. Ovviamante, il barabino 2 viene disturbato e decide che e' giunta l'ora di uscire dal letto anche per lui...
Iniziano entrambe a fare i leoni, producendo ruggiti che i miei vicini non hanno gradito sicuramente... Minaccio il barabino 1, dicendogli che se non si veste da solo, stara' a casa. Non mi ascolta... Metto la giacca e impugno lo zaino. Alzo la voce e lui "Mamma don't shout, Give me a squeeze". Ecco.. mi sento una madre snaturata e sono solo le 6.30 di mattina... Lo abbraccio e gli chiedo scusa per aver alzato la voce.... Bacio a barabino 2, che nel seggiolone sta gustando una waffle e vesto barabino 1, il quale urla: Pick me up!.. Certo.... me lo metto a spalle e via si va per la nostra avventura quotidiana.... Speriamo solo che gli altri pensolari abbiano pieta' e mi facciano sedere...

lunedì 3 marzo 2014

Eccomi qui!



Lo faccio o non lo faccio?? Comunicare a dei perfetti sconosciuti i miei pensieri e riflessioni? Io che mi sono sempre rifiutata di iscrivermi a facebook o pubblicare foto della mia famiglia online…
Come diceva Vasco Rossi (che tra l’altro ho visto molto invecchiato in una recente foto).. La vita e’ un brivido che vola via.. e’ tutto un equilibrio sotto la follia… Esatto…. Sono una mummy di 2 splendidi bimbi (22 mesi di differenza), lavoro e vivo all’estero… con cio’ che questo comporta: niente nonni a cui sbolognare i figli anche solo per 2 minuti, Questo significa che io e mio marito siamo dei genitori “canguro”… dove andiamo noi… i marmocchi seguono… Insomma.. non abbiamo la tasca sulla pancia come i marsupiali prima citati, ma abbiamo sempre la prole al seguito…
Nella quotidianita’ significa che:
- la spesa viene fatta mentre un bambino piange disperatamente e l’atro sistematicamente deve fare pipi’;
- se un bimbo sta male, anche l’altro deve venire dal dottore e ovviamente si ammalera’ il giorno successivo, causa germi con cui e’ venuto in contatto nell’ambulatorio;
- dall’eta’ di 2 anni e mezzo il bimbo piu’ grande si sveglia alle 6 di mattina e viaggia in metropolitana con me per 1 ora e 10 minuti (pero’ conosce tutte le stazioni a memoria);
- io e mio marito litighiamo sempre di meno, perche’ non ne abbiamo il tempo o la forza;
- abito in una casa minuscola e mi sembra sempre un grande caos… devo giornalemente fare una lista di priorita’ a livello di pulizie, per decidere cosa sia veramente necessario ed agire di conseguenza, lasciando il resto al proprio destino;
- mio marito ha ormai psoriasi ovunque causata dagli alti livelli di stress.
Per riprendere la fase del Blasco citata prima…. a volte ho veramente l’impressione di impazzire… vorrei chiudermi in camera e urlare, tirando calci e pugni contro il muro… poi pero’, una volta che i barabini sono a letto, appoggio la testa sul cuscino e sono serena… Il mio cuore straripa di amore… cosi’ tanto che vorrei svegliarli per stritolarli un po'… per fortuna e’ solo un attimo… meglio chiudere gli occhi e lasciarli dormire.. tanto si sveglieranno fra poco… Barabino 1 perche’ vuole la luce accesa e Barabino 2 perche’ ha perso il ciucio… non importa…mamma e papa’ sono qui per  voi…