venerdì 12 febbraio 2016

Bulletti a scuola

Una standing ovation per l'ometto piu' coraggioso di Londra.
Un compagno di classe di barabino 1 si e' comportato molto male nei suoi confronti. Praticamente, lo voleva tutto per se', impedendogli di fare nuove amicizie, ma allo stesso tempo, voleva comandarlo a suo piacimento. Quando mio figlio si opponeva, partivano spintoni.
Una volta che il bulletto e' stato scoperto, ha avuto la sfacciataggine di dire a barabino 1: "Se non dici a tua mamma che sono stato gentile, ti do un pugno".
Fortunatamente, mio figlio e' un super eroe e me lo ha comunicato comunque.
L'altra mamma sembrava davvero dispiaciuta e credo stia facendo tutto quello che puo' per cambiare la situazione.
Ovviamente lo apprezzo (anche se apprezzerei di piu' la possibilita' di mollare due scapaccioni al figlio... Perche' quando "ce vo', ce vo')
Detto cio', mi chiedo se il tempo da lei impiegato a comunicarmi quanto suo figlio fosse bravo a leggere, a fare i compiti, a contare e cavolate del genere, poteva essere utilizzato in maniera diversa (addirittura il fatto che uscisse per primo alla fine della giornata, sembrava dimostrare che le maestre avessero un debole per lui).
Invece di fare quotidiani esercizi di calligrafia (oltre ai compiti assegnati alle maestre) non sarebbe stato piu' fruttuoso insegnargli che la mamma lo ama comunque, anche se non e' "the best" in tutto?
Invece di chiedermi quante parole barabino 1 dovesse dire alla recita di Natale (stabilendo che suo figlio avesse ben 6 frasi da memorizzare), non sarebbe stato meglio evitare di creare questa competizione tra bambini? Almeno non avremmo assistito alla triste scena in cui suo figlio ha strappato il microfono dalle mani di quel povero bambino, che si e' trovato a dover dire la frase con lui.

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